I famigliari di Samir Bougana lo difendono e chiedono aiuto per i suoi figli

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Il caso

Samir Bougana, il 25enne foreign fighter arrestato in Siria e trasferito nel carcere di Sassari ha raccontato la sua versione dei fatti. In un interrogatorio di circa un’ora e mezza con il gip ha affermato di non aver mai combattuto e  di non aver mai preso parte all’Isis.

La difesa

La famiglia, il padre e il fratello, sono convinti che Bougana abbia subìto torture e violenze durante la detenzione dopo la cattura dei curdi. Sono convinti della sua innocenza o comunque di un ruolo marginale e vorrebbero che le autorità italiane cercassero i tre figli, nati in Siria, che potrebbero essere in un campo profughi.
L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, che difende Bougana, dal punto di vista giuridico ritiene che il pm e i giudici debbano ricercare la verità storica, considerando che è stato a lungo segregato in Siria in una prigione militare degli Usa.

Fonte: corriere.it