Legge anticorruzione, peculato, daspo a vita e finanziamento illecito ai partiti. Tutto il decreto reato per reato

Reato di corruzione

Inasprimento delle pene accessorie per il reato di corruzione, ecco come leggere il nuovo dispositivo in vigore dopo l’approvazione in parlamento a dicembre. In questi giorni il cosiddetto decreto “spazzacorrotti” è stato pubblicato anche sulla gazzetta ufficiale ed è da considerarsi legge a tutti gli effetti. Il provvedimento si divide in due parti: la prima sul contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione, la seconda sul finanziamento ai partiti. In generale, il disegno di legge prevede misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, norme sulla prescrizione del reato, regole sulla trasparenza dei partiti politici.

L’opinione dell’Avv. Alexandro Maria Tirelli

Legge anticorruzione“La sospensione del corso della prescrizione dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado è sicuramente la grande novità di questo decreto, che rende le indagini preliminari più efficaci e con meno punti deboli – commenta Alexandro Maria Tirelli, avvocato specializzato in diritto penale internazionale – ma trattandosi di reati che coinvolgono interessi mondiali e non solo nazionali occorrono tecniche argomentative molto competenti per la fondatezza delle tesi difensive. Come studio legale internazionale curiamo da molti anni questa tipologia di processi (corruzione, riciclaggio, narcotraffico ed estradizioni) servendoci di una fitta rete di avvocati esperti soprattutto di diritto penale negli ordinamenti esteri”.

Tra le novità introdotte dal Senato c’è anche la cancellazione di una norma che alleggeriva il reato di peculato: modifica che era stata introdotta a Montecitorio con un voto segreto su cui la maggioranza era andata sotto. Ecco tutte le misure previste dal ddl Anticorruzione.

Daspo

Ma non solo: il ddl prevede anche il “daspo” a vita per i reati che portano all’interdizione perpetua dai pubblici uffici: oltre a peculato, concussione, corruzione propria e corruzione in atti giudiziari si aggiungono corruzione impropria, corruzione propria aggravata, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, corruzione attiva, istigazione alla corruzione, traffico di influenze illecite. Vengono inoltre previste pene più severe per il reato di corruzione impropria: per i minimi si passa da uno a tre anni di carcere, per i massimi da sei a otto. Per quanto riguarda l’appropriazione indebita vengono inasprite le pene con il carcere da due a cinque anni e una multa da mille a tremila euro. Oltre all’interdizione dai pubblici uffici per i pubblici ufficiali, c’è anche l’introduzione dell’incapacità a vita di contrattare con la Pa per i privati che commettano reati relativi alla corruzione: è il caso soprattutto degli imprenditori.