Mandato di arresto europeo, divieto di applicazione per condanne inferiori ai 4 anni

MAE

Il mandato di arresto europeo è una procedura giudiziaria di carattere internazionale, ideata dall’Ue dopo gli attacchi di matrice terroristica dell’11 settembre 2001. Negli anni successivi lo strumento si è esteso a 32 fattispecie di reati. Per tutti gli altri crimini non inclusi nella lista rimane il criterio della doppia incriminazione. All’epoca della sua approvazione erano solo 15 i paesi a far parte dell’UE, una revisione del mandato d’arresto europeo adesso vorrebbe dire metter d’accordo 28 governi nazionali.
Il MAE può essere spiccato se il ricercato è accusato (non ancora giudicato colpevole) di un crimine per il quale è previsto almeno un anno di prigione. In caso di sentenza, essa deve prevedere una pena minima di almeno 4 anni di carcere.
Non vale per reati futili come rubare una bicicletta e va usato secondo un principio di proporzionalità. Quindi, prima di emetterlo, le autorità nazionali devono valutare la gravità del reato, la durata della pena e il rapporto costo-beneficio.

Prima del 2004

mandato d'arrestoPrima del 2004 la procedura di estradizione era gestita tra i due (o più) Stati membri e coinvolgeva diversi livelli della magistratura, non senza influenze politiche nel processo decisionale. Processare una richiesta di estradizione poteva essere un’operazione lunga un anno, in media, mentre oggi l’autorità giudiziaria del Paese che esegue il MAE deve prendere una decisione entro 60 giorni dall’arresto.
Se l’indiziato decide di consegnarsi spontaneamente, deve essere rimpatriato entro 10 giorni.
Scrive la Commissione Europea che prima del 2004 rifiutare di consegnare un sospetto criminale era un fatto comune. L’assenza di alcuni capi di imputazione nei vari stati rendeva il tutto più complicato. Oggi ci si può rifiutare di consegnare qualcuno solamente in casi molto particolari (per esempio, se il sospetto criminale non può più essere processato nella nazione esecutrice del MAE per scadenza dei termini di prescrizione).
L’imputato che si trova nel Paese straniero ha diritto ad un interprete, ad una traduzione, ad essere al corrente dei propri diritti, ad avere accesso ad un avvocato e comunicare con la propria famiglia e al supporto legale. Alcuni Paesi mantengono comunque trattati bilaterali specifici come Irlanda e Regno Unito.

L’Avvocato Alexandro Maria Tirelli

Lo studio legale International Lawyers Associates, coordinato dall’avvocato Alexandro Maria Tirelli (esperto in diritto internazionale e diritto penale sovranazionale), si occupa di reati penali come riciclaggio e autoriciclaggio, bancarotta fraudolenta, aggiotaggio, associazione per delinquere e associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico internazionale di sostanze stupefacenti (narcotraffico); il nostro team di avvocato è inoltre specializzato in procedure di estradizione e mandato di arresto europeo.