Narcotraffico, nuovi accordi sull’Estradizione Italia-Marocco

L’estradizione per reati legati al narcotraffico internazionale non va in “prescrizione”, anzi in molti casi è rafforzato dalla stipula di nuovi accordi che fortificano l’azione bilaterale delle inchieste e della cooperazione.Tra i casi di attualità più recenti c’è l’arresto di un narcotrafficante italiano a Temara, nei pressi di Rabat, in Marocco, effettuato dai Carabinieri del Reparto Operativo Nucleo Investigativo di Como dopo una lunga attività d’indagine.
Una notizia  che sgombra il campo della convinzione che un soggetto indagato e ricercato per vent’anni – quindi sottoposto a mandato di cattura internazionale – possa sottrarsi alla cattura appellandosi alla prescrizione o alla revisione dei processi o a una errata interpretazione degli accordi diplomatici. E’ infatti importante capire i meccanismi dell’estradizione e dei suoi tempi di attuazione che intercorrono tra i Paesi interessati. Il latitante Angelo Filippini, 74enne, è rientrato in Italia scortato da personale di polizia giudiziaria dopo una latitanza di ben 22 anni.

narcotraffico nuovi accordi italia-maroccoE’ fondamentale essere a conoscenza dei trattati che intercorrono tra le nazioni sensibili in tema di narcotraffico internazionale

commenta l’avvocato penalista esperto in diritto internazionale, Alexandro Maria Tirelli – In questo caso tra Italia e Marocco c’è la ratifica di due accordi, il primo riguarda un patto aggiuntivo alla convenzione di reciproca assistenza, il secondo si riferisce al trasferimento di persone condannate attraverso appunto il servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. I rapporti e le relazioni internazionali tra paesi in materia di estradizioni per gravissimi reati associativi (e non solo) sono i temi specifici di cui si occupa da anni il nostro studio legale”.