Bancarotta fraudolenta, la differenza normativa tra Italia e Spagna

Diritto romano

Italia e Spagna hanno un comune precedente storico, rinvenibile nel diritto romano, nello sviluppo sia del codice sia della procedura penale. Il caso in esame è la diversa sistemazione nella legge fallimentare italiana (n. 267 del 1942) e nel Codice penale spagnolo del 1995. Il nostro studio legale – spiega il dominus Alexandro Maria Tirelli, avvocato penalista esperto in diritto penale internazionale – è specializzato nei vari ordinamenti giudiziari europei in materia di estradizione, riciclaggio, mandato di arresto estero e narcotraffico, oltre che in vicende legate alla bancarotta fraudolenta, ecco perché le differenze sono importanti per affrontare i casi di specie”.

Similitudini tra gli istituti

Nel primo confronto sussistono però una serie di similitudini tra gli istituti trattati: nell’art 216 della legge italiana viene disciplinata la bancarotta fraudolenta documentale, come nell’articolo 260 la quiebra bancarotta fraudolenta; l’articolo 216 disciplina la bancarotta fraudolenta documentale come l’articolo  261, analogo al favoreggiamento illecito dei creditori dell’art 259 C.p. Il discorso non cambia davanti alle ipotesi di bancarotta semplice patrimoniale dell’art 217,1 e “l’alzamiento de bienes” dell’art 257 C.p. Entrambe sanzionano l’insolvenza, il disequilibrio esistente tra i cespiti patrimoniali (beni intesi in senso lato) rinvenibili nel patrimonio del debitore e le prestazioni esigibili dal creditore, costretto a ricorrere ad altri mezzi per soddisfare i suoi crediti.

I soggetti

I soggetti, relazionati tra loro, siano gli stessi, in entrambi i sistemi giuridici, senza alcun rilievo al carattere di persona pubblica o privata caratterizzante. Questa similitudine è ancora più evidente dopo le recenti modifiche apportate al sistema, per cui è venuta meno la distinzione tra commercianti e non commercianti, che sin dall’ordinanza di Bilbao del 1737 estendeva ad entrambe le categorie l’incriminazione per i reati di bancarotta, usando la qualifica professionale come discrimine per una diversa graduazione della pena. Nonostante queste prime similitudini, non va dimenticato che il sistema italiano attribuisce un ruolo centrale alla bancarotta fraudolenta mentre quello spagnolo all’alzamientos de bienes, equiparabile alla bancarotta semplice. Non può poi dirsi esaustiva una generale e superficiale equiparazione tra i soggetti incriminati, nonostante il comune requisito dell’imprenditorialità, le sanzioni previste nel Codice spagnolo, sottolineano il momento in cui l’atto stesso viene posto in essere. Il nostro sistema, nella sua formulazione risente ancora del metodo casistico per individuare la fattispecie penalmente rilevante, di contro quello spagnolo preferisce offrire dei parametri più generali e variamente interpretabili.