Cass.Penale n. 7750 del 24.11.2015

La tematica estradizionale, complice l’allargarsi del fenomeno transnazionale nella commissione di reati e la contestuale maggior cooperazione tra Stati in ambito penale, ha assunto un ruolo centrale anche nella produzione giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione.

L’istituto giuridico in questione, poi, in ragione della propria complessità applicativa, si presta e non poco ad una pluralità di interpretazioni.

Ciò fa si che, sovente, è richiesto l’intervento nomofilattico della Corte di legittimità.

Il tema della sentenza in commento è quello se spetta all’Autorità Giudiziaria il potere di disporre in Italia l’esecuzione di una pena inflitta all’estero.

Come è dato evincersi dalla sola lettura del tema in discussione si comprende la particolare complessità della vicenda in oggetto. Nello specifico, la Suprema Corte ha dovuto risolvere una sorta di “conflitto di attribuzioni” tra i poteri dello Stato. Il Giudice di legittimità si è trovato a dover decidere a quale Autorità dello Stato, Amministrativa o Penale, spettasse il riconoscimento delle sentenze penali emesse da altro Stato.

La Corte di Cassazione, pertanto, chiamata a decidere sul punto, ha stabilito che: ” In tema di estradizione esecutiva per l’estero, richiesta sulla base della Convenzione europea di estradizione, non spetta all’autorità giudiziaria disporre l’esecuzione in Italia di pene inflitte all’estero sia per lo straniero residente che per il cittadino italiano, rientrando invece nelle attribuzioni del Ministro della giustizia attivare la procedura per il riconoscimento della sentenza straniera, ove la stessa in base ai relativi accordi internazionali possa poi essere eseguita in Italia”.

La Suprema Corte, quindi, ha optato per la natura “amministrativa” del potere di attivare le procedure di riconoscimento delle sentenze pronunciate all’estero, ritenendo, implicitamente, che tale potere discenda da quello riconosciuto in capo al Ministero di Giustizia di stringere accordi internazionali in tal senso.