Il tema caldo di questi giorni è l’estradizione di Cesare Battisti dal Brasile, ottenuto grazie al pronunciamento della suprema corte brasiliana. Ma ci sono casi internazionali su cui il dibattito è ancora aperto e riguarda soggetti che – pur non avendo la rilevanza mediatica dell’ex terrorista rosso – possono evitare l’estradizione e appellarsi al principio…
Il MAE (Mandato di Arresto Europeo) è uno strumento sempre più utilizzato nell’ambito della cooperazione in materia penale tra gli Stati membri della UE. Con tale istituto, che di fatto ha sostituito l’estradizione limitatamente ai paesi appartenenti alla Ue, uno Stato richiede ad un altro Stato la consegna di un determinato soggetto attinto o da...
L’attività Giudiziaria può incontrare dei limiti durante l’espletamento delle sue funzioni. I suddetti limiti sussistono in ragione dei “principi di Territorialità della Giurisdizione” e di “Sovranità Statale”. Quindi, ogni stato esercita in modo esclusivo lo jus imperii sulla propria comunità territoriale, ecco perché si rende necessaria una collaborazione dell’autorità giudiziaria straniera. Tale collaborazione avviene attraverso...
La procedura di consegna “attiva”, si concretizza quando l’autorità giudiziaria Italiana emette un mandato per ottenere da uno Stato la consegna di un soggetto destinatario di una misura cautelare restrittiva o condanna passata in giudicato. Tuttavia, la procedura di consegna attiva, risulta semplificata rispetto a quanto previsto per la procedura di consegna passiva. Sotto il...
Entro sessanta giorni dall’esecuzione della misura cautelare, la Corte di appello si pronuncia con sentenza sulla richiesta di consegna. La decisione emessa dalla Corte di Appello è ricorribile per Cassazione (in questo caso anche nel merito). Legittimati ad impugnare sono il consegnato, il suo difensore, il procuratore generale presso la Corte di Appello, nel termine...
Nella procedura che segna la valutazione del mandato di arresto europeo, può verificarsi, talvolta, che la Corte di Appello è chiamata a valutare più richieste di arresto emesse dallo stesso stato o da stati diversi. La Corte, innanzitutto, una volta verificato la eseguibilità di ciascun mandato, decide a quale dare esecuzione. Il processo valutativo si...
La Corte di Appello, al fine di poter emettere una decisione favorevole per la consegna dello straniero, è chiamata a valutare la sussistenza delle garanzie richieste dallo stato di emissione. Disciplinate dall’art. 19, le garanzie vengono richieste nei casi di giudizio contumaciale, pena perpetua, consegna del cittadino straniero. Nella prima ipotesi, in assenza dell’interessato, per...
Ai fini della valutazione dei casi di consegna obbligatoria, la Corte di Appello, una volta ricevuti tutti gli atti necessari alla valutazione, verifica l’esistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Ovvero valuta la sussistenza di cause ostative e la sussistenza delle tre garanzie richieste dall'ordinamento straniero (giudizio contumaciale, pena perpetua, consegna del cittadino italiano). All'esito della...
La sentenza, che ha ad oggetto l’esecuzione del mandato di arresto Europeo, deve essere emessa nel termine dei sessanta giorni dall’esecuzione della misura restrittiva. Dall’esecuzione della misura, e nel termine dei venti giorni dall’applicazione della stessa, viene fissata l’udienza, nelle forme previste dall’art. 127 cpp. Nell’ipotesi in cui la sentenza non venga emessa nel termine...
Durante la fase del giudizio, la Corte di Appello, nella fase valutativa della consegna, potrebbe ritenere insufficiente la documentazione acquisita. A tal proposito, ai sensi dell’art. 16, la Corte può richiedere l’integrazione dei documenti ritenuti necessari ai fini della decisione. Tuttavia bisogna sottolineare che, l’integrazione del mandato passivo può essere disposta solo ai fini della...